Dopo 11 mesi di lavoro, email, scambi, telefonate, skype call, contatti e un serratissimo calendario di eventi martedì 12 dicembre abbiamo presentato il manifesto delle insieme di buone maniere da adottare in un contesto digitale professionale nel corso dell’evento finale di #GalateoLinkedIn
L’evento si è svolto presso la nuova sede Reale Mutua New Building Bertola nell’auditorium dove un brillante Alessandro Donadio ha moderato il dibattito tra un gruppo di professionisti selezionati che hanno commentato il manifesto e raccontato le loro esperienze digitali professionali.
Questi i professionisti che hanno preso parte al Salotto Live.
- Emanuele Mangiacotti – HR Freelance, Adjunct Professor at LUISS Business School, Past Head of Learning&Development, Talent Acquisition
- Paolo Iabichino – Chief Creative Officer Ogilvy & Mather Italy | Autore | Docente
- Nicola Cattarossi – Managing Director Southern Europe GROUPON
- Enrico Martines – Direttore Sviluppo e Innovazione Sociale in Hewlett Packard Enterprise
- Francesca Manna – Talent Acquisition & Employer Branding – FCA Fiat Chrysler Automobiles EMEA
- Annamaria Poletti – Recruiting & Employer Branding Manager presso Fastweb
- Sergio Spinelli – Head of HR at Juventus Football Club SpA
- Valentino Magliaro – Civic Leader Italy at Obama Foundation | Public Relations Manager at Spaggiari Parma | TEDxYouth Ambassador
L’evento era disponibile in live streaming ed è entrato nelle tendenze su Twitter.
La serata si è conclusa con il tradizionale aperitivo di networking dove gli scambi tra i professionisti sono stati numerosi e molto interessanti.
Realizzare questo progetto mi ha dato una conferma ulteriore che fare grandi cose è possibile attraverso l’impegno e la professionalità di una grande squadra:
- Elena Grandinetti
- Roberto Serranò
- Simona Ruffino
- Andrea Solimene
- Gabriele Garofalo
- Fabrizio Maddalena
Grazie a Valentina Marini e Giada Susca per avermi reso parte della loro creatura.
Grazie ai grandiosi professionisti che ho incontrato in questi 11 mesi.
Grazie a coloro che mi hanno supportato in questi mesi con il loro entusiasmo, il loro calore e i loro feedback utilissimi 😊
È stato un onore per me.
Queste le 10 regole + 1 per il mondo digitale professionale:
QUALITY IS KING.
Sono io il responsabile dei contenuti che propongo su LinkedIn.
Se presto attenzione alla qualità di quello che scrivo e verifico le fonti di ciò che condivido, creo un mondo digitale migliore e porto valore al mio personal branding.
I FONDAMENTALI
L’importante è partecipare.
Se ho un profilo Linkedin ma sto alla finestra, non succede nulla.
Se invece partecipo attraverso un’attività costante, metto in circolo valore e opportunità: per me e per l’intero network.
LinkedIn non è Facebook.
Sono su una piattaforma professionale, il cui perimetro è il lavoro. Richiedo collegamenti, presento progetti, commento articoli, valuto posizioni aperte: indovinelli, meme e selfie stanno bene altrove.
La forma è sostanza.
Su LinkedIn non siamo amici: al massimo colleghi. Perciò mi esprimo in tono pacato e assertivo, nel rispetto delle norme di buona condotta di un contesto lavorativo.
Non aggredisco, non insulto, non “blasto”.
LA MIA IDENTITA’ NELLA RETE PROFESSiONALE
La vetrina cattura.
La headline è la prima chance che ho per esprimere professionalità.
In modo sintetico, senza descrizioni enigmatiche, evidenzio il mio ambito di competenza e le mie esperienze, valorizzando le parole chiave utili per i motori di ricerca.
Il racconto funziona.
Uso il riepilogo per raccontarmi in modo efficace e professionale, caratterizzandomi al meglio ma senza dimenticare di essere me stesso. Perché anche l’autenticità fa curriculum.
L’immagine è parte del racconto.
Per il profilo, scelgo una fotografia aggiornata, adeguata a un contesto professionale e coerente con il mio obiettivo lavorativo.
LA RELAZIONE CON GLI ALTRI
Ogni conversazione è un’opportunità.
Dietro ogni scambio può esserci una collaborazione, una persona di valore, un lavoro, uno scambio di idee. Per questo sono trasparente, aperto e collaborativo in ogni relazione che instauro.
L’ascolto viene prima di tutto.
Prima di intervenire nelle discussioni o interagire, è opportuno capire. Investo un po’ del mio tempo per analizzare il contesto, le informazioni, l’identità degli interlocutori.
Il perché guida le relazioni.
Quando invio una richiesta di collegamento, la personalizzo spiegandone il motivo.
E quando ricevo una richiesta, la valuto sempre.
La reputazione è la moneta del presente.
Siamo tutti qui per costruire relazioni autentiche.
I feedback positivi sono i benvenuti; gli endorsement da o per sconosciuti, no.