Se devo essere sincera quando ho ricevuto invito alla conferenza stampa della mostra alla Gam – Galleria di arte moderna di Torino – I Macchiaioli – Arte italiana verso la modernità, non ho fatto i salti di gioia.
Visito con una certa frequenza le gallerie della Gam da quando ero bambina e so che la collezione ottocentesca del museo contiene un buon numero di opere di macchiaioli. Infatti, Torino e il Piemonte hanno accolto con apertura il fermento che ha permesso lo sviluppo di questa espressione artistica negli ultimi decenni dell’800.
“…un’attenzione particolare viene restituita ad Antonio Fontanesi nel bicentenario della nascita, agli artisti piemontesi della Scuola di Rivara (Carlo Pittara, Ernesto Bertea, Federico Pastoris e Alfredo D’Andrade) e ai liguri della Scuola dei Grigi (Serafino De Avendaño, Ernesto Rayper), individuando nuovi e originali elementi di confronto con la pittura di Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, protagonisti di questa cruciale stagione artistica”.
Eppure, come ha ricordato questa mattina alla conferenza stampa la sindaca Appendino è da tempo che manca in città una grande mostra sulla pittura dei Macchiaioli, l’ultima venne ospitata all’interno della Mole Antonelliana oltre 20 anni fa.
Stamattina ho deciso di lasciarmi sorprendere.
Mi ha stupito scoprire che l’originalità di questa mostra sta nell’intento di valorizzare il dialogo artistico tra Toscana, Piemonte e Liguria nella ricerca sul vero. E questo si vede sia nella selezione delle opere in mostra sia nell lavoro curatoriale che Cristina Acidini e Virginia Bertone, sostenute da Fondazione Musei, Gam e 24 ORE Cultura, hanno realizzato con il supporto dell’Istituto Matteucci di Viareggio.
“L’esperienza dei pittori macchiaioli ha costituito uno dei momenti più alti e significativi della volontà di rinnovamento dei linguaggi figurativi, divenuta prioritaria alla metà dell’Ottocento. Fu a Firenze che i giovani frequentatori del Caffè Michelangiolo misero a punto la ‘macchia’. Questa coraggiosa sperimentazione porterà a un’arte italiana “moderna”, che ebbe proprio a Torino, nel maggio del 1861, la sua prima affermazione alla Promotrice delle Belle Arti. Negli anni della sua proclamazione a capitale del Regno d’Italia, Torino visse una stagione di particolare fermento culturale. È proprio a questo periodo, e precisamente nel 1863, che risale la nascita della collezione civica d’arte moderna – l’attuale GAM – che aveva il compito di documentare l’arte allora contemporanea”.
Mi ha stupito la curatrice della mostra che affermava che i Macchiaioli non sono andati contro le istituzioni in modo violento e dissacrante come si fa oggi. Dopo aver visto la mostra capisco che cosa intendesse. La ricerca dei Macchiaoli è stata lenta. Gradualmente si nota come abbiano cercato di distaccarsi dall’approccio accademico e dall’insegnamento dei loro maestri per giungere a trovare la loro modalità espressiva, una pittura delle macchie, della luce.
Mi ha stupito la luce. Quella dei bellissimi paesaggi di Fontanesi, come ‘Il vespero’ o ‘La quiete’ e ancora ‘Bimbi al sole’ di Banti o la composizione spirituale de l ‘Interno di San Miniato’ di Giuseppe Abbati.
E mi ha stupito come il percorso espositivo, 80 opere suddivise in 6 sezioni e presentate in ordine cronologico, sia stato in grado di accompagnarmi in questa evoluzione. Mi è sembrato di assistere lentamente alla nascita della corrente artistica dei Macchiaioli, di vederli sbocciare e prendere consapevolezza. Emozionante!
Ecco perché, forse e dico forse, avrei intitolato questa mostra ‘i Macchiaioli prima dei Macchiaioli’.
Se c’è una cosa che ho imparato è che mentre sei già in un processo di crescita, artistico o professionale quella cosa è già in essere, già esiste.
Così è scritto anche nella stessa dichiarazione delle curatrici:
“Gli antefatti, la nascita e la stagione iniziale e più felice della pittura macchiaiola, ossia il periodo che va dalla sperimentazione degli anni Cinquanta dell’Ottocento ai capolavori degli anni Sessanta”.
Auguro a tutti una buona visita!
- Antonio Ciseri – La famiglia Bianchini – 1855
- Giovanni Fattori – Lezione di lettura – 1855 circa
- Domenico Morelli – Bagno pompeiano – 1861
- Giovanni Fattori – Battaglia di Magenta – 1860
- Francesco Gamba – Mare montante, partenza per la pesca – 1862
- Antonio Fontanesi – Il vespero – 1859
- Antonio Fontanesi – La quiete – 1860
- Antonio Fontanesi – Un mattino d’ottobre – 1862
- Antonio Fontanesi – Il mattino – 1861 circa
- Vitale D’Ancona – Parco Reale (Roma al Pincio) – 1861 circa
- Vincenzo Cabianca – Zuavi – 1860
- Cristiano Banti – Bimbi al sole – 1859-1860
- Odoardo Borrani – La raccolta del grano sull’Appennino – 1861
- Telemaco Signorini – Giovani pescatori – 1861
- Telemaco Signorini – Marina a Viareggio – 1860
- Giovanni Fattori – La cugina Argia – 1861
- Telemaco Signorini – Ponte su torrente Affrica a Piagentina – 1864
- Giuseppe Abbati – Interno di San Miniato -1861
- Vittorio Avondo – il Teverone – 1861
- Alfredo D’Andrade – Ritorno dai boschi al tramonto – 1869
- Antonio Fontanesi – La sera. Veduta del ponte di Santa Trinità del ministero della Marina (Tramonto sull’Arno) – 1867 circa
- Antonio Fontanesi – Mercato vecchio di Firenze – 1867
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I Macchiaioli – Arte italiana verso la modernità
dal 26 Ottobre 2018 al 24 Marzo 2019
Gam – Galleria d’arte Moderna
Via Magenta, 31 – 10128 Torino
www.gamtorino.it
ORARI
Da martedì a domenica: 10.00 – 18.00 Lunedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
BIGLIETTI
Intero € 13,00 | Ridotto € 11,00
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
www.ticketone.it e www.ticket24ore.it